I Gruppi sono comunità naturalmente profilate, un bacino d’utenza potenzialmente omogeneo perché accomunato da un interesse preciso.
Contatto diretto. In un Gruppo i membri non sono semplici spettatori, ma protagonisti, perché possono scrivere post nel gruppo e linkare risorse esterne. Per questo le interazioni sono costanti, sono la ragione stessa dell’iscrizione da parte dei membri, che interloquiscono, si pongono domande reciproche, commentano con molta più frequenza e naturalezza, entrando in costante contatto fra di loro e con gli amministratori.
Dialogo con la Community. L’azienda che gestisce un Gruppo entra in un dialogo diretto con la community, può ascoltarne in maniera più aperta i bisogni e rispondere a domande, dubbi, necessità. In questo modo l’azienda può svolgere sul gruppo un’attività di customer care oppure accreditare e confermare in modo indiretto la qualità dei suoi prodotti o servizi.
Controllo dei membri e dei contenuti. Se il rapporto tra azienda e membri di un Gruppo è (quasi) paritario, il Gruppo permette però agli amministratori di controllare le attività dei membri, stabilendo quali contenuti sono accettabili e corretti, intervenendo per richiamare i membri alla coerenza nelle discussioni e nei post.
Creazione di eventi. È possibile in un gruppo promuovere con molta efficacia attività come un evento. Il principio è lo stesso dell’Inbound marketing: offro contenuto utile ai membri del gruppo, uno spazio di confronto e dialogo comune, e creo il contesto meno invadente e opprimente possibile per fare conoscere le proprie attività.
Gruppi Ma Ciao! per vendere
Immaginate di avere un’attività che vende abbigliamento e che magari ha anche uno shop online. Perché non creare un Gruppo rivolto a fashion addict in cui dispensare consigli di moda, confrontarsi sui trend del momento, parlare di bellezza ed eleganza, lifestyle e buon gusto? Agli aderenti al Gruppo potrebbero essere anticipati i nuovi arrivi, riservati sconti extra o promo speciali.
ciao
i social networks nascono per la condivisione dei contenuti.
La festa d’addio al nubilato, quella d’addio al celibato, il momento del “sì”, il viaggio di nozze o un anniversario, una idea, un punto di vista e tanto altro.
In entrambi i casi noi condividiamo e loro condividono di rimando.
Qui, di seguito, 6 risvolti positivi che porta condividere sul web, social compresi, i contenuti che amiamo.
- Condividere comunica sempre un’emozione, negativa o positiva che sia.
- Condividere è l’opposto dell’indifferenza.
- Condividere favorisce il miglioramento. ‘Le idee crescono bene solo se condivise‘. Ed è davvero così. Per arrivare al punto in cui un’idea diventa un progetto realizzabile, è di solito necessario condividerla con altri. Forse spesso tendiamo a sopravvalutare le nostre idee, per cui queste idee, in principio, non hanno il valore che pensiamo. Possono essere straordinarie, certamente, ma non nella fase iniziale in cui sono concepite. sul principio che condividere le proprie idee contribuisca in modo importante al loro miglioramento.
- Condividere fa bene all’ego. La pratica della condivisione è una strada a doppio senso. Se condividi, gli altri ti condivideranno. E se molte persone condividono ciò che scrivi, significa che quello che hai proposto è piaciuto, è interessante e ha stimolato emozioni in positivo, ma anche in negativo. E, in entrambi i casi, tutto ciò fa bene all’ego e accresce la propria autostima. Condividere sul web, però, a volte, nasconde insidie. Perciò ci vuole equilibrio e consapevolezza.
- La condivisione è il primo passo per dare consistenza a un’idea. Esistono buone probabilità che la vostra idea, pur eccezionale o innovativa, non sia perfetta nel momento in cui prende forma nella vostra mente. Quando vi immergete anima e corpo nel vostro progetto correte il rischio di non vedere dettagli che occhi estranei noteranno invece al primo sguardo. Se condividete la vostra idea, è come se il vostro entusiasmo contagiasse le persone coinvolte, che desidereranno quindi partecipare e apportare il loro contributo. Vi aiuteranno a migliorare il vostro progetto e vi offriranno la loro collaborazione per assistervi nella sua realizzazione. Per farla breve, accade molto raramente che un’idea sia portata a compimento da una singola persona.
- Condividere ha più vantaggi che rischi. A livello istintivo potreste essere esitanti a condividere, idee o articoli, con gli altri, perché desiderate proteggere la vostra proprietà intellettuale e ottenere i riconoscimenti che vi spettano, più che esaltare quelli degli altri. Ma i social si fondano sui contenuti e non sulle persone, anche se noi tendiamo a creare degli idoli o miti di cui non abbiamo bisogno. Condividere, difatti, porta molti più vantaggi che non farlo. Se parlate diffusamente di cosa pensate, potrete ottenere pareri e suggerimenti molto acuti che magari potranno migliorare, o addirittura modificare il vostro modo di pensare. Poi c’è da tenere in considerazione che gli utenti non si fidano più di ciò che dicono i brand, sui loro prodotti, ma si fidano delle opinioni che gli altri utenti comunicano, condividendo articoli in tema. Inoltre, il fatto di condividere il più possibile, vi può garantire di trovare una cerchia di persone affini a voi intellettualmente, che possono diventare interlocutori o compagni per eventuali progetti.